Roma 2016 - Campionati del mondo di marcia a squadre |
Mercoledì 11 Maggio 2016 15:15 |
Podebrady poteva essere stato un risultato "fortunato", da Roma arriva invece la conferma che al limite olimpico richiesto da Swiss Athletics manca davvero poco. Laura riconferma il risultato della gara ceca e manca il limite per 41 secondi: 1h34'11'' il risultato finale.
La capitale italiana ha ospitato lo scorso finesettimana la prima edizione della IAAF World Race Walking Team Championships (manifestazione nata come Lugano Trophy, poi divenuta Coppa del Mondo di marcia a squadre, da quest'anno ridenominata dalla IAAF). La manifestazione era stata riassegnata ad inizio gennaio alla federazione italiana in seguito allo scandalo doping che ha coinvolto la Russia e che ha visto, oltre alla sospensione degli atleti, pure la cancellazione di importanti eventi internazionali che dovevano svolgersi, appunto, in Russia. Ricordiamo che il mondiale a squadre sarebbe stato ospite a Cheboksary. Gareggiare, partendo dalll'Arco di Costantino con il Colosseo sullo sfondo, in un luogo così importante storicamente è sicuramente stato molto emozionante e la "passerella" offerta al mondo della marcia è stata ineguagliabile. La gara ha purtroppo, secondo il nostro modesto parere, sofferto un po' del poco tempo a disposizione del comitato organizzatore per preparare una manifestazione così importante. Il percorso era un po' troppo macchinoso con ben quattro giri di boa, tre dei quali molto stretti che spezzavano il ritmo, non c'era praticamente nessun passaggio per il pubblico costretto ad aggirare tutto il percorso per potersi spostare da un lato all'altro. La zona del rifornimento personale risultava essere troppo "impiccata", senza il sufficiente spazio per poter recuperare le borracce degli atleti in gara (un centinaio al via nelle due 20km) e mal gestita a livello di presenze permesse ai tavoli. Nella zona di partenza non era stato previsto nessun bagno chimico (apparso domenica mattina) mettendo fortemente a disagio soprattutto le atlete. Le postazioni per i controlli antidoping erano organizzate in due camping-car e gli atleti erano lasciati all'aperto (meno male che il meteo è stato clemente).
La gara femminile ha potuto fortunatamente godere di migliori condizioni climatiche rispetto ai colleghi ventisti uomini con il cielo che si è via via annuvolato permettendoci di gareggiare ad un temperatura non troppo elevata. Mentre Marie rinuncia ad inseguire il sogno olimpico, Laura avrà ancora almeno un'occasione per tentare l'assalto al limite di 1h33'30'', da valutare dove tentare. Clicca qui per visualizzare i risultati completi. |
Ultimo aggiornamento Giovedì 04 Agosto 2016 15:18 |